relais la corte di tavignano
location staffolo, ancona, italy
date 2017-2024
client home italy srl
energetic class A4
Text and images
Il nostro progetto di recupero si inserisce nel contesto suggestivo della frazione Coste, nel comune di Staffolo, in provincia di Ancona. Un lotto agricolo che ospita quattro edifici in stato di abbandono, ma con un forte potenziale storico e architettonico. L’intervento, pensato con un approccio rispettoso della tradizione ma orientato alla sostenibilità e al comfort contemporaneo, si propone di valorizzare questi edifici attraverso un progetto che ne preserva la memoria, ne migliora la funzionalità e ne rinnova la destinazione d’uso.
L’intervento si articola in tre principali fasi: il recupero del fabbricato principale (A), la demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio al posto del fabbricato B, e la trasformazione delle rovine di C e D in un nuovo corpo di fabbrica.
Il fabbricato A, di maggiori dimensioni rispetto agli altri edifici presenti nel lotto, è destinato a diventare il fulcro del progetto. L’intervento qui prevede una ristrutturazione attenta e rispettosa delle strutture originali. Saranno recuperate le murature in pietra, consolidati i solai esistenti e realizzato un vespaio aerato per garantire la salubrità degli ambienti. La copertura sarà rifatta, così come gli impianti, con un occhio alla sostenibilità energetica e al miglioramento delle prestazioni sismiche e igienico-sanitarie.
Per il Fabbricato B, il progetto prevede la demolizione della struttura esistente e la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, che si inserisce senza incrementare il volume preesistente, ma con una nuova destinazione d’uso: una struttura ricettiva. Al piano terra troviamo l’ingresso che accoglie gli ospiti in un ampio spazio collettivo con reception, sala colazione e servizi annessi, pensato per offrire comfort e convivialità; al piano primo troviamo tre camere con bagno privato.
I fabbricati C e D, purtroppo in stato di parziale crollo, verranno demoliti e ricostruiti come un unico corpo di fabbrica, mantenendo la volumetria e la tipologia architettonica tradizionale. L’intervento prevede un ridimensionamento e uno spostamento dell’edificio, sempre all’interno del sedime di progetto, con una distribuzione degli spazi pensata per ospitare sei camere al piano terra, di cui due accessibili a persone con disabilità motoria.
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